Dalla paura di vendere al Sold Out dei suoi corsi
Quando la convinzione di doverti snaturare blocca i risultati che potresti ottenere
Ilaria Magrinelli:
Educatrice Perinatale e Counselor
“Gaia”, è così che Ilaria ha chiamato il suo centro dove aiuta neo-mamme e papà a districarsi nel delicato mondo della genitorialità.
Quando è arrivata da me vantava già una grande community online, i suoi risultati erano soddisfacenti, ma la modalità in cui li stava raggiungendo non era quella che desiderava.
Amava divulgare, ma non riusciva a vendere e aveva la convinzione che fare marketing, in fondo, significasse fingere, snaturarsi.
Durante il percorso ha presto capito che un altro modo per raccontarsi online e fare marketing di se stessa esisteva, un modo che sentisse suo.
Oggi Ilaria fa Sold Out dei suoi percorsi in meno di 24 ore, ha continue richieste di consulenza e ha da poco scritto il suo terzo libro.
Ecco il percorso di Ilaria dentro Personal Marketing
raccontato direttamente dalla sua voce
“Prima di iscrivermi a Personal Marketing ero già ad un punto molto buono della mia attività. Sono da 13 anni sul territorio di Verona e dagli ultimi cinque la mia attività è anche online, grazie ad Instagram. I clienti e il fatturato erano soddisfacenti, quindi potrei dire riassumendo che mi sentivo "molto bene negli obiettivi raggiunti, meno bene nel modo in cui li raggiungevo".
Avevo la sensazione di investire tanta energia nella comunicazione, ma di non essere così efficace come avrei potuto.
Era proprio un momento di stallo da quel punto di vista, cercavo una modalità per raggiungere "le mie persone" che fosse più incisiva senza dover cadere nel marketing da televendita.”
Mi stupisco sempre quando vedo professioniste dalle community molto grandi e ben avviate scegliere di salire a bordo di Personal Marketing, ma so che quando questo accade è perché qualcosa dietro le quinte “non torna”.
Il successo su Instagram, infatti, non è la prerogativa di un business che funziona, così come il “non successo” sui social non dice niente dell’attività che ci sta dietro.
Quando Ilaria mi ha scritto la prima volta mi aveva proprio raccontato che la sua comunicazione sembrava essere efficace, ma non le stava portando i risultati che davvero sapeva di poter ottenere. Soprattutto perché per ottenerli quei risultati (anche se soddisfacenti) stava facendo TANTA fatica.
“Mi sono iscritta a Personal Marketing perchè me ne avevano parlato professioniste delle quali mi fido molto come Valentina Filippini e Alice Scala. Avevo visto in loro quella modalità di comunicazione che sarebbe potuta diventare anche la mia, rimanendo fedele a quello che è il mio modo di stare sui social e di parlare di me.
L’unica paura che avevo era quella di non riuscire a mantenere "il mio stile", di dovermi snaturare appunto. Con il percorso di Giulia invece ho presto capito che sarei comunque rimasta io. E questo può sembrare banale, ma secondo me è invece fondamentale; ci sono tantissime professioniste su Instagram che dopo diversi corsi diventano "altro”, e io non volevo che questo accadesse.
Quello che cercavo era una strategia efficace per comunicare in profondità chi sono, permettendo a chi è dall'altra parte di scegliermi, ma soprattutto di NON scegliermi, nel caso in cui non ci fosse match tra domanda e offerta.”
Il timore più grande di Ilaria, prima di salire a bordo di Personal Marketing, è il timore di tantissime professioniste: quello di sfociare nell’effetto televendita, di doversi snaturare per ottenere i risultati che si desiderano.
Ilaria, infatti, prima di Personal Marketing conosceva un solo modo per fare marketing: “fare ciò che funziona per ottenere risultati, anche se non risuona con te”.
Ma se non risuona con te, come può funzionare? Dico io!
Dunque, all’interno del percorso siamo partite proprio dal ribaltare questa convinzione.
Molte professioniste, infatti, sono ancora convinte che quello che ascoltano online o quello che vedono funzionare sulla loro collega debba necessariamente funzionare anche per loro. Salvo poi trovarsi frustrate per il fatto che “quello che tutti dicono che funziona” per loro NON funziona.
Ma spoiler, ragazze: il marketing personale non è una scienza esatta.
Quello che funziona per Ilaria potrebbe non essere efficace per un’altra professionista. È questo il motivo per cui, secondo me, il marketing va approcciato in maniera sartoriale e sostenibile sulla persona e questo è esattamente ciò che facciamo all’interno di Personal Marketing.

“Grazie al percorso di Giulia ho compreso a fondo una grande verità che mi ha fatto cambiare prospettiva su molte cose.
Per ogni persona alla quale non riesco ad arrivare come vorrei, c'è il rischio che questa cada nelle mani di qualche "fuffa-guru".
Posso dire quindi che la rivelazione più importante è stata proprio quella di mettere i bisogni dell'altro come punto di partenza, proprio perché le mie persone possano capire fin da subito se sono io la professionista giusta per loro.
All’interno di Personal Marketing ho compreso che comunicare bene non significa soltanto "vendere di più e più facilmente". Giulia mi ha aperto gli occhi sul fatto che se io comunico bene, "le MIE persone" arrivano da me pronte a investire tempo e soldi per risolvere i loro problemi.
Ho poi capito che è importante ripetere, perché le persone non sono sempre sui social, e le informazioni possono anche scappare. Questo non significa essere insistenti, ma permettere all'utente finale di accedere alla notizia.”
Questo è uno dei ribaltamenti di prospettiva più trasformativi e capaci di cambiare la direzione del proprio business.
Capire che fare marketing, raccontare ad alta voce chi siamo e come lavoriamo, ripetendolo - perché non sempre le persone hanno il tempo di ascoltarci - è ANCHE un servizio che facciamo alle nostre persone. Solo così potranno trovarci e soprattutto potranno capire se noi siamo le professioniste giuste per loro.
È stato, infatti, proprio nel pilastro dello storytelling che Ilaria ha iniziato a collezionare risultati da capogiro.
Ha bruciato le tappe e già durante l’ultimo mese del nostro Mentoring - quello dove seguo individualmente le professioniste nel loro racconto online dando feedback mirati tramite Instagram per oltre un mese - ha iniziato a comunicare in modo diverso e a raccogliere da subito ottimi risultati.
“Devo ammettere, però, che le sensazioni durante i tre mesi non sono state sempre positive.
Alcuni moduli mi hanno messa particolarmente alla prova, perché il Mentoring di Giulia non è solo un corso di marketing, ma è un percorso che ti spinge a guardarti dentro. E facendolo bene, questo porta risultati "reali e concreti".
Una professionista che si guarda dentro e capisce bene che tipo di servizi vuole offrire facilita il proprio lavoro e quello dei propri clienti.
Ho iniziato a “rimettere al centro” della comunicazione il mio essere “quella che sono” non per “farmi da specchio”, ma perché le mamme e i papà a cui sono rivolti i miei servizi possano capire subito il mio tipo di approccio e scegliermi proprio per questo.”
Questo è un punto centrale per chiunque sceglierà di fare parte di questo mentoring.
Non è un percorso facile, non è un percorso dove faccio le cose al posto vostro. Io vi dò gli strumenti, vi prendo per mano, vi guido, vi aiuto a ripensare al vostro business per riscriverlo secondo le vostre regole. Ma da sola io non posso cambiare niente, serve che ogni professionista faccia il suo 50%, che si metta in gioco e sia pronta a lavorare su se stessa, e Ilaria è stata molto brava in questo.
Ha scelto di mettersi in gioco, di decostruire alcune convinzioni che aveva solide dentro di sé, di riscrivere la sua strategia, la sua offerta e la sua comunicazione, e questo l’ha portata a crescere come lei desiderava, in tempi record.
“Da quando ho cambiato la mia strategia e il mio modo di comunicare, già durante la tappa dello storytelling dentro Personal Marketing:
I miei percorsi vanno SOLD OUT in 24 ore.
Le mie consulenze sono piene.
Ho alzato i prezzi, cosa che volevo fare da tempo ma non avevo mai trovato il coraggio di farlo prima di questo percorso.
Il mio fatturato è in continua crescita.
Un mese dopo la conclusione del percorso la casa editrice con la quale ho già pubblicato due libri, me ne ha commissionato un terzo che, nonostante la fatica iniziale, credo sia quello che meglio rappresenta il mio modo di comunicare. Ho, inoltre, la sensazione di arrivare prima alle persone e questo è un grande vantaggio perché fa risparmiare tempo sia me che a loro.
La grande differenza - al di là del fatturato - l'ho vista proprio nel mio benessere.
L'approccio al lavoro per me è completamente diverso rispetto a prima del percorso: sono più sicura e tranquilla, riesco ad esprimermi sempre al meglio soddisfando in questo modo i bisogni della mia community - online e dal vivo - ma soprattutto riesco a vivere molto bene i “No”.
Cambiando la prospettiva, infatti, il No è un segnale che io non sono fatta per loro, ma anche che loro non sono "le mie persone".
Questo prima mi creava un certo stato di ansia, ora invece lo vedo proprio come un importante nuovo livello raggiunto della mia professione.
Inoltre, finalmente mi sono data il permesso di lavorare nei tempi che desidero, anche se questo a volte significa rispondere alla mail la sera dopo cena, perché HO SCELTO di fare altro al mattino o nel pomeriggio.
Lo stesso vale per le vacanze estive.
Per il primo anno ho lavorato anche in agosto, non a regime ovviamente, ma comunque ho lavorato perché non chiudere le canoniche due/tre settimane per me funziona meglio; questo mi permette di applicare meglio quell'intermittent working di cui Giulia parla spesso.
Per me e per il mio lavoro funziona meglio fermarmi "poco e spesso" e finalmente mi sono permessa di farlo.”
Sono passati solo 8 mesi da quando Ilaria ha concluso il suo percorso all’interno di Personal Marketing e i risultati raggiunti parlano da soli.
I traguardi di Ilaria sono significativi secondo me non solo a livello di fatturato, di sold out e di richieste, ma soprattutto perché Ilaria ha cambiato il suo modo di viversi la libera professione dandosi il permesso di riscrivere le sue regole affinché funzionino per lei. E questo è un risultato molto importante soprattutto per le professioniste che hanno un business avviato e solitamente fanno più fatica a concedersi di cambiare modo di lavorare, perché cambiare è sempre un rischio. E invece Ilaria ci è riuscita: si è data il permesso di riscrivere la sua libera professione e non solo questo le sta portando grandi risultati, ma le sta anche consentendo di lavorare meglio e di sentirsi molto meglio nel suo lavoro. Ecco, io credo che questo, di tutti, sia il risultato più importante per una Solopreneur .
A me non resta che invitarvi a sbirciare il suo profilo QUI.