Dal fare bomboniere… a Sanremo e Victoria’s Secret

La storia di un piccolo brand che diventa grande

Fiorenza Masciangelo:

Artigiana di fiori di carta

@blumenshoponline, è così che Fiorenza ha chiamato il suo mondo fatto di carta, colore e creatività.

Quando le nostre strade si sono incrociate, il business di Fiorenza era già avviato da tempo, ma lei era stanca… Stanca di doversi sforzare ogni giorno per dimostrare che il suo lavoro non era un passatempo, ma un vero e proprio progetto imprenditoriale.

È stato solo quando ha smesso di cercare conferme all’esterno e ha iniziato a riconoscere per prima il valore del suo lavoro che è arrivata la vera svolta.

Grazie a un diverso approccio al suo progetto, a nuove consapevolezze acquisite e a una comunicazione mirata al target che voleva raggiungere, i suoi fiori non erano più “solo” bomboniere per matrimoni, ma sono diventati installazioni protagoniste de Il Salotto delle Celebrità di Sanremo e degli store di Victoria’s Secret in giro per il mondo (whatttt???).

Quella di Fiorenza è la storia di un piccolo brand che dandosi il permesso di pensare in grande… poi lo diventa davvero.

“Quando sono salita a bordo di Personal Marketing non mi sentivo pienamente realizzata: non riuscivo a far capire alle persone cosa facevo, che il mio lavoro non era un hobby, che avevo una partita Iva anche se lavoravo da casa perchè non avevo bisogno di molto spazio (come ora :D). 

Ho persino affittato una scrivania in un coworking pur di far capire agli altri che quello che facevo era un lavoro vero, ma non è servito a niente e così per un lungo periodo non ne ho più parlato, mi vergognavo.

Avevo come obiettivo quello di portare i miei fiori nel mondo degli eventi, ma non sapevo da che parte iniziare, da chi andare e probabilmente tutti i miei blocchi mentali non facevano altro che tenermi ancorata a quei prodotti che non volevo più fare ma che rappresentavano una sicurezza in quel momento.”

 

Quando ho conosciuto Fiorenza era in un momento di stallo, le sue creazioni erano molto richieste nel mondo dei matrimoni e dei battesimi, le sua community online la stimava per questo, ma lei non si sentiva più di appartenere a quel mondo. Sapeva dove voleva andare, ma non aveva idea di come arrivarci.

Anche perché la vocina del “Ma dove credi di andare tu, facendo fiori di carta?” era forte. Quando un lavoro nasce da una passione creativa, è ancora più difficile che dall’esterno venga riconosciuto come un lavoro vero e proprio, e molto spesso tante professioniste finiscono per introiettare come vengono viste dagli altri. Fiorenza si trovava esattamente in questa situazione: dentro di sé sognava in grande, ma non si concedeva neanche di dirlo a se stessa.

Dopo molti mesi di riflessioni però ha fatto un primo grande passo: quello di investire su se stessa. Lo ha fatto per darsi un’occasione e per poter dire ad alta voce - in uno spazio sicuro - che i suoi piani erano ben più grandi della realtà che stava vivendo.

“Ho scelto di salire a bordo di Personal Marketing perché c’era la mia voglia di creare, di sperimentare, di far crescere il mio shop online e inoltre da tempo volevo orientarmi sempre di più verso il mondo dei grandi eventi, piuttosto che quello dei matrimoni. Per farlo dovevo rivolgermi a un target diverso, ma non avevo idea di come fare.

Sentivo che, in qualche modo, il mentoring di Giulia mi avrebbe fornito gli strumenti che mi mancavano in quel momento per far spiccare il volo al mio business. Mi è subito piaciuto il suo modo onesto e diretto di fare marketing fin da quando ho iniziato a seguirla (la frase: “ama il tuo lavoro e non lavorerai neanche un giorno non mi è mai piaciuta molto” :D)

Prima i miei clienti erano solo mamme che dovevano organizzare un piccolo evento, attualmente i miei clienti sono principalmente agenzie importanti, wedding/event planner e brand manager.”

 
 

Fiorenza quando è salita a bordo di Personal Marketing non era certo una sconosciuta. La sua community contava già 10mila persone, ma in quel momento il suo lavoro era orientato "solo" ai matrimoni e alla creazione di bomboniere. Ed era a quel target che parlava.

Nel questionario iniziale di Personal Marketing, però, mi ha confessato che il suo sogno era fare un cambio di rotta totale. Lei voleva portare i suoi fiori di carta giganti nei grandi eventi, non voleva più fare “solo” matrimoni.

Cambiare rotta in un business avviato significa fare un altro Jump, significa rischiare parecchio, ma soprattutto significa concedersi di farlo. E spesso questo è lo scoglio più grosso: ascoltarsi, seguire i propri desideri anche quando cambiano e non corrispondono a quello che le persone più care vogliono per noi.

In questo, la prima tappa sul Mindset di Personal Marketing è stata la più potente per Fiorenza. Qui ha compreso quali erano i limiti che fino ad allora le avevano impedito di arrivare dove voleva.

 
 

“Ricordo che in quei mesi di Mentoring mi sentivo come in un frullatore di emozioni, ma una rivelazione importante è stata quella di avere una marea di blocchi che fino ad allora non riconoscevo.

“La colpa è degli altri che non capiscono il mio lavoro”, pensavo, ma in realtà ero io la prima a non riconoscerlo come un vero e proprio lavoro. Pazzesco! Non vedevo i miei blocchi e mai e poi mai avrei immaginato di averne così tanti!!

Non solo la tappa sul Mindset è stata illuminante, ma nelle tappe successiva Giulia mi ha dato diversi spunti di riflessione e strumenti pratici (come per esempio i questionari) che mi hanno aiutata a superare un momento iniziale di stallo e al tempo stesso di cambiamento (ricordo di aver preparato il questionario e di averlo inviato ad alcun* professionist* e il primo contatto con loro mi era sembrata già una grandissima conquista).”

 

Fiorenza - durante la tappa sull'Offerta alla clientela - ha iniziato ad intervistare persone del suo nuovo target ideale e a capire che c'era margine di azione per compiere la sua VIRATA professionale.

Non doveva più scendere a compromessi e fare “solo” bomboniere per i matrimoni, ma aveva tutte le carte in regola per far arrivare le sue installazioni a quegli eventi che tanto sognava.

Questa è una delle consapevolezze più potenti che le professioniste acquisiscono spesso in Personal Marketing: quella di iniziare a capire che hanno in mano molto più potere di quello che credono, che possono scegliere loro in che direzione far andare il loro business.

E, in questo caso, i questionari e il parlare direttamente con le persone che rappresentavano il suo target ideale hanno fatto comprendere a Fiorenza che era pronta, il mercato era pronto e lei poteva, finalmente, non solo pensare in grande, ma agire in grande.

“Arrivata alla tappa dello Storytelling, ho lavorato in profondità su uno dei miei crucci di quel periodo: la comunicazione.

Tutti si esponevano, facevano storie parlate, si raccontavano con la voce e soprattutto tutti dicevano di doverci mettere la faccia per ottenere qualcosa. Non è mai stato il mio modo di comunicare, ho sempre preferito comunicare con i miei prodotti, con le mie mani e credo di riuscire ad esprimermi meglio con le foto (e una discreta didascalia) che con una voce impacciata e un'espressione terrorizzata davanti alla telecamera. 

Quindi, dopo aver capito da Personal Marketing che rimanere fedele alla mia comunicazione mi avrebbe portato benefici e che avrei dovuto migliorare le didascalie e parlare con la mia community anche semplicemente scrivendo, ho continuato su questa rotta....e a quanto pare ha funzionato perchè sia le agenzie, sia Victoria's Secret sono arrivati spontaneamente, approdando sul mio profilo e sul mio shop (entrambi comunque sempre molto curati!!) e trovando, oltre ai miei prodotti, me, una persona fisica che risponde ai dm, alle mail, ai commenti. 

Se non fossi rimasta fedele al mio modo di comunicare e avessi invece adottato un modo di comunicare di qualcun altro sicuramente sarei diventata come tutti gli altri perdendo di credibilità.”

 

Molte professioniste arrivano alla tappa dello Storytelling di Personal Marketing letteralmente terrorizzate da quello che potrà succedere. Solo dopo comprendono che, anche online, l’unica regola è trovare il modo di raccontarsi - seguendo un metodo certo - ma rimanendo fedeli a se stesse, ascoltando le proprie fatiche senza snaturarsi. Metterci la faccia non è essenziale se non è sostenibile per la professionista!

E così è stato per Fiorenza!

In questa ultima fase del Mentoring, infatti, ha iniziato a sperimentare un nuovo modo di raccontarsi, ha capito come comunicare per arrivare proprio alle persone che desiderava raggiungere.

E lo ha fatto in un modo sostenibile per lei, in un modo che sentisse suo.

Arrivata alla fine del Mentoring, poi, Fiorenza ha iniziato a costruire mattoncino dopo mattoncino la sua nuova visione, a lasciare gradualmente il mondo matrimoni e ad avvicinarsi sempre di più al mondo degli eventi: proponendosi, sperimentando, creando collaborazioni, fino a cambiare completamente il target a cui si rivolgeva.

“Ad oggi sicuramente ho raggiunto i miei obiettivi più grandi:

  • esporre i miei fiori giganti negli store di un iconico brand come Victoria’s Secret non solo in Italia, ma anche in Spagna, Francia e Portogallo (345 peonie in 55 store..un sogno diventato realtà che mi fa emozionare ancora).

  • portare i miei fiori a “Il Salotto delle Celebrità” durante il Festival di Sanremo (credo che nulla mi abbia reso così “famosa” dalle mie parti :D).

  • collaborare con alcuni brand molto noti nel mondo del beauty, tramite agenzie.

Infine ci sono gli eventi esclusivi, quelli in cui non ci sono fiori veri, ma solo fiori di carta che stanno aumentando (da 1 matrimonio dell’anno scorso, quest’anno ne ho fatti/da fare 8) e i vari eventi (sia qui in zona, che in tutta Italia grazie alla formula del noleggio che ho lanciato già quasi 3 anni fa e di cui mi sento di dire sottovoce di essere stata una delle prime a farlo :D).”

Negli ultimi 2 anni il mio fatturato è decuplicato, e nel 2025 è ancora in crescita del +50% rispetto all’anno scorso.

Da 3 anni a questa parte è cambiato tutto.

Credo in me stessa e nel mio valore e lavoro, chi l’avrebbe mai detto?!

So dove sono, dove voglio andare, so quali sono i servizi che da settembre non offrirò più, sono completamente centrata con il mio lavoro e, anche se i grandi numeri mi tolgono parecchie ore di sonno, so che rappresentano le sfide che mi fanno battere forte il cuore.

Tuttavia, al di là dei numeri e degli obiettivi importanti che ho raggiunto e a cui aspiro, credo che la consapevolezza che ho acquisito dopo il corso di Personal Marketing sia stata la vera svolta, dandomi la possibilità di cambiare approccio verso il mio business e trasformare il mio piccolo brand in una vera azienda.”

Che dire? Assistere alla crescita professionale di Fiorenza e di Blumen Shop è stato come vedere un film in cui la realtà ha superato di gran lunga la fantasia.

La sua è la storia di una piccolo business che si è dato la possibilità di pensare in grande…e che poi lo è diventato davvero.

Un piccolo business che ha combattuto contro le vocine del “ma dove pensi di arrivare, fai solo fiori di carta?”. Vocine delle persone attorno a lei, ma vocine a cui - si è resa conto - credeva lei stessa in primis.

Fiorenza non solo - nel giro di 2 anni dall’inizio di Personal Marketing - ha raggiunto esattamente quegli obiettivi (e anche di più) che aveva dichiarato all’inizio del percorso, ma ha anche decuplicato (decuplicato ragazze!!!!) il suo fatturato, raggiunto traguardi e riconoscimenti importanti, lavorando esattamente nelle modalità che sognava, cambiando completamente tipologia di clienti.

Con i suoi fiori di carta è l’esempio per me di una professionista che con metodo e visione riesce a realizzare risultati più grandi dei suoi sogni.

A me non resta che consigliarvi di andarla a conoscere sulla sua pagina. Vi innamorerete delle sue creazioni.

Cara solopreneur, le porte di Personal Marketing stanno per riaprire!

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